Sanità Italiana nel Mirino dei Cyberattacchi: Sicurezza Informatica a Rischio, Aumento attacchi del 50%

SimoneHackerNewsAttacco2 weeks ago131 Views

Negli ultimi due anni, il settore della sanità Italiana ha subito un’impennata allarmante di attacchi informatici, con un aumento del 50% rispetto al periodo precedente. Questi episodi non solo minacciano la riservatezza dei dati sensibili dei pazienti, ma compromettono anche il normale funzionamento dei servizi ospedalieri, con ripercussioni gravi sulla qualità dell’assistenza medica.

Secondo i dati dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), tra il 2022 e il 2023 si sono verificati 45 incidenti documentati, con una media di 2,6 attacchi al mese. Quasi la metà di questi episodi ha causato un peggioramento dei servizi sanitari, rallentando le prenotazioni, ritardando le visite e, in alcuni casi, paralizzando interi reparti.

Ma perché il sistema sanitario è diventato un bersaglio così appetibile per i cybercriminali? E, soprattutto, cosa si può fare per invertire questa pericolosa tendenza?

Sanità Italiana

Le Vulnerabilità del Sistema Sanitario Italiano

Uno dei principali fattori che espongono le strutture sanitarie agli attacchi informatici è la scarsa adozione di protocolli di sicurezza avanzati. Molti ospedali utilizzano ancora sistemi obsoleti, privi di aggiornamenti critici, e spesso mancano di firewall efficaci o sistemi di crittografia per proteggere i dati sensibili. Basti pensare che la maggior parte dei sistemi operativi utilizzati nel sistema sanitario Italiano è ancora Windows XP o Windows 7 che, se pur sono sistemi relativamente leggeri e affidabili, sono anche una grave polveriera obsoleta piena di falle di sicurezza critiche e non aggiornate.

Inoltre, come sottolineato dall’ACN, il personale medico e amministrativo spesso non riceve una formazione adeguata in materia di cybersecurity. Questo si traduce in errori umani che facilitano l’accesso ai criminali informatici, come:

  • Click su link di phishing (email fraudolente che sembrano legittime)
  • Utilizzo di password deboli o condivise tra più dispositivi
  • Mancato aggiornamento dei software, lasciando falle di sicurezza sfruttabili

Ransomware: La Minaccia Più Diffusa

Tra le minacce più pericolose per la sanità italiana ci sono i ransomware, un tipo di malware che crittografa i dati e chiede un riscatto in cambio della loro liberazione. Gli ospedali, essendo strutture critiche, sono spesso costretti a pagare somme elevate per ripristinare i servizi, alimentando un circolo vizioso che incentiva ulteriori attacchi.

Alcuni casi eclatanti degli ultimi anni hanno dimostrato quanto questi attacchi possano essere devastanti:

  • Blocco dei sistemi di emergenza, con ritardi nelle diagnosi e nelle terapie
  • Furti di cartelle cliniche, vendute poi sul dark web
  • Interruzioni prolungate delle prenotazioni online, con disagi per migliaia di pazienti

Cosa Fare per Proteggere la Sanità Italiana?

L’ACN ha stilato una serie di raccomandazioni urgenti per contrastare questa emergenza:

  1. Investire in infrastrutture sicure: Aggiornare i sistemi informatici, implementare soluzioni di crittografia e adottare firewall avanzati.
  2. Formazione continua del personale: Corsi obbligatori su phishing, gestione delle password e riconoscimento delle minacce informatiche.
  3. Piani di risposta agli incidenti: Definire protocolli chiari per reagire rapidamente in caso di attacco, minimizzando i danni.
  4. Collaborazione con le autorità: Condividere informazioni con l’ACN e le forze dell’ordine per tracciare gli hacker e prevenire futuri attacchi.

Conclusioni: Un’Emergenza da Affrontare Subito

L’aumento del 50% degli attacchi informatici nel settore sanitario italiano è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Se non si interviene con misure concrete, il rischio è quello di vedere paralizzati interi ospedali, con conseguenze drammatiche per la salute pubblica.

La cybersecurity non è più un optional, ma una priorità assoluta. Servono investimenti strutturali, una cultura della sicurezza condivisa e una collaborazione tra istituzioni e aziende tecnologiche per proteggere un settore vitale come quello sanitario.

Il tempo a disposizione è poco, e ogni giorno di ritardo può significare un nuovo attacco, un nuovo paziente a rischio, un nuovo ospedale in difficoltà. La sanità italiana merita protezione e innovazione, perché la sicurezza dei dati è, prima di tutto, sicurezza delle persone.

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