Il mondo delle criptovalute è stato scosso da un attacco senza precedenti all’exchange Bybit, con un furto stimato in 1,5 miliardi di dollari in asset digitali, principalmente Ethereum (ETH). Questo episodio rappresenta una delle più gravi violazioni nella storia delle valute digitali, superando per entità molti dei precedenti exploit DeFi e hack di exchange.
A differenza dei classici attacchi informatici, questa volta i criminali hanno sfruttato tecniche avanzate di ingegneria sociale per aggirare i sistemi di sicurezza multi-firma (multi-sig), considerati finora tra i più sicuri per la custodia di fondi istituzionali.
In questo articolo analizzeremo:
Bybit, uno dei principali exchange globali con sede a Dubai, è stato colpito da un sofisticato attacco che ha portato al drenaggio di 1,5 miliardi di dollari da un suo portafoglio freddo (cold wallet). A differenza di molti exploit precedenti, questa volta non è stata violata una smart contract vulnerability, ma è stata manipolata l’interfaccia di approvazione delle transazioni.
Secondo Check Point Research, gli hacker hanno:
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del protocollo Safe (ex-Gnosis Safe), che gestisce le approvazioni multi-firma.I wallet multi-firma richiedono l’approvazione di più parti prima di eseguire una transazione. Tuttavia, se tutti i firmatari vengono ingannati, il sistema fallisce. Questo dimostra che:
🔴 Nessuna tecnologia è invulnerabile se l’elemento umano è compromesso.
🔴 Gli hacker stanno passando da exploit tecnici a manipolazione psicologica.
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Il protocollo Safe (usato da molti custodian istituzionali) permette di eseguire transazioni solo dopo l’approvazione di più firmatari. Gli aggressori hanno:
✅ Creato transazioni malevole mascherate da operazioni legittime.
✅ Manipolato l’interfaccia utente per far credere ai firmatari che stessero approvando pagamenti sicuri.
Già a luglio 2025, il sistema Threat Intelligence Blockchain di Check Point aveva segnalato un aumento di attacchi basati su:
Purtroppo, molte piattaforme non hanno adottato contromisure sufficienti.
Mentre smart contract e hardware wallet migliorano, gli hacker si spostano sull’ingegneria sociale. Servono:
Alcune possibili soluzioni:
🔹 Firme biometriche aggiuntive (es. riconoscimento facciale).
🔹 Delay obbligatori per transazioni sopra una certa soglia.
🔹 Smart contract con allarmi automatici per movimenti insoliti.
Finora, Bybit non ha rilasciato un report ufficiale dettagliato. Se non fornirà trasparenza, potrebbe subire:
Dovremo vedere:
✅ Maggior uso di AI per rilevare transazioni sospette.
✅ Standard di sicurezza più severi per i custodian.
✅ Regolamentazioni più chiare sugli obblighi di reporting.
L’attacco a Bybit non è solo un problema per l’exchange, ma un campanello d’allarme per tutto il settore. Se vogliamo che le criptovalute diventino mainstream, la sicurezza deve evolversi oltre la semplice crittografia, includendo:
🔗 Fonti:
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